venerdì, maggio 13, 2005

8 per mille e chiesa valdese

Mi stavo informando sull'8 per mille quando mi sono imbattuto sulle linee guida della chiesa valdese:

La comunità cristiana è vista come incontro e comunione dei credenti più che come organizzazione strutturata gerarchicamente e ha una impostazione di vita che risponde ad una sensibilità di tipo democratico e non clericale.

A differenza delle chiese di tipo cattolico, i valdesi non raccolgono il principio della successione episcopale secondo cui la presenza di Cristo è garantita dalla successione dei vescovi; essi affermano che tra Cristo e la Chiesa (= comunità di credenti) non ci sono forme di autorità intermedia; il popolo dei credenti è chiamato a vivere la sua fede avendo la certezza che il Signore lo guida mediante il suo Spirito.
Di conseguenza la chiesa non ha da dare direttive specifiche concernenti le scelte politiche, l'etica sessuale


Interessante, tanto quanto il suo comportamento nei confronti dell'8 per mille

Nel 1993 le chiese valdesi e metodiste hanno deciso di avvalersi della legge e di accedere alla riscossione dell’8 per mille dell’IRPEF. Nel prendere questa decisione il sinodo ha fissato però due criteri guida. Ha stabilito anzitutto che la somma ottenuta non fosse utilizzata per fini di culto , non servisse cioè al mantenimento dei pastori e della attività della chiesa, ma unicamente per progetti di natura assistenziale, sociale o culturale e che una quota fosse riservata per progetti nel Terzo mondo in collaborazione con organismi religiosi o laici.
In secondo luogo ha stabilito che venissero accolti unicamente i contributi frutto di preferenze espresse dai contribuenti e no dalla ripartizione delle quote non espresse.
Presso OPM Informa troverete notizie aggiornate sui progetti finanziati ed altro.

Qui l'uso dell'8 per mille nel 2004 da parte della chiesa valdese


Che dire, una religione che fa quello per cui è nata: essere unicamente una religione e professare le proprie idee senza entrare in ambiti politici ed economici.

Ricordiamo che soltanto il 20% del denaro assegnato alla chiesa cattolica per l'8 per mille viene usato per scopi umanitari e caritatevoli e che la chiesa cattolica nel 2003 ha percepito oltre 1000 milioni di euro dall'8 per mille.