martedì, giugno 06, 2006

15 su 15 alla simulazione di Italiano



Dato il mio ultimo imprevedibile voto nella simulazione della prima prova scritta dell'esame di maturità, mi sono sentito in dovere di pubblicare il tema che mi ha permesso di raggiungere tale risultato. Che il filosofo di Taranto sia un folle o un visionario lo decideranno i lettori del blog.


Tipologia B4 - Saggio breve

TITOLO: “Materialismo etico”

In una società nella quale l'incremento dei mezzi scientifici e tecnologici è lungi dall'esser nullo è comprensibile, ma allo stesso tempo probabilmente insensato, questionare attorno all'eticità del progresso.
Per fondare un discorso su cosa è giusto o sbagliato bisogna prima di tutto definire cos'è e come si è affermata l'etica.
Feurbach, nel suo sistema filosofico, poneva alla base dell'astratto il concreto e quindi, pragmatizzando la proposizione, alla base di teologia ed etica l'antropologia. Per Feuerbach è quindi l'uomo che, a seconda delle proprie tradizioni e necessità, crea Dio e la morale.
Antiche popolazioni messicane avevano un dio del sale proprio perché la rarità che il minerale aveva nella loro società portava la gente a creare addirittura una divinità per esso. Per gli ebrei è morale la circoncisione: è cosa risaputa come essa fosse nell'antichità una pratica igienica indispensabile.
Se quindi l'etica è arbitrio dell'uomo che non è di certo infallibile, ha sicuramente più senso disquisire sulla reale utilità di una scoperta piuttosto che sulla sua moralità.
Benasayag e Schmit parlano di un limite tra possibile e pensabile segnato da divieti senza i quali non sarebbe possibile una vita civile e sociale. Occorre però puntualizzare la questione. Quando si fonda una società si pongono delle regole assolutamente pragmatiche che si basano sulla serena e reale convivenza tra individui. Quando si parla di bioetica spesso le regole si basano su proposizioni assolutamente indimostrabili.
È recente il caso della propaganda del “Comitato Scienza e Vita” per l'astensione dal voto nel referendum abrogativo sulla procreazione medicalmente assistita. Essa si basava sul fatto che l'embrione, essendo un essere umano in potenza, dovesse avere gli stessi diritti di un uomo. Con la categoria della potenza, tuttavia, anche un atomo di carbonio può divenire uomo! Questo è l'esempio di un principio morale basato sulla religione che non ha nessun vantaggio pratico nella sua attuazione ed è, allo stesso tempo, assolutamente irrazionale e indimostrabile.
Wittengstein afferma come la scienza non tocchi minimamente le domande etico/religiose dell'uomo. Non lo fa perché la scienza spiega il “come” piuttosto che il “perché”. Le discipline del perché sono la teologia e la filosofia ma esse spesso, riguardo disquisizioni metafisiche, giungono ad affermazioni assolutamente non verificabili.
Non si può basare il progresso su principi inverificabili. Occorre piuttosto un'analisi concreta sulle possibili conseguenze di una data scelta.
Quando si parla di clonazione bisogna prima di tutto domandarsi che ripercussioni essa possa avere sulla società piuttosto che questionare sulla sua moralità.
Jonas afferma che la clonazione viola il naturale svolgimento della vita. Questo però viene violato anche dalla medicina che impedisce la naturale morte degli individui e quindi la selezione naturale stessa. Nessuno tuttavia metterebbe in discussione la medicina poiché essa è utile a tutti.
Penso dunque che, riconosciuta la morte della morale religiosa, occorra decidere l'applicazione di una scoperta tecnico-scientifica sull'utilità.
Se la fecondazione medicalmente assistita può rendere felici molte coppie che non possono aver figli non vedo perché non attuarla in libertà. Se in futuro il controllo, la cura genetica e l'eventuale clonazione di embrioni risultasse utile per tutta la popolazione allora dovrà essere effettuata. Se invece delle analisi socio-economiche sconsigliassero questa via ad esempio per problemi di sovrappopolazione allora bisognerà sospendere l'attuazione di questo processo. L'importante è basarsi su analisi concrete e non su principi religiosi che, in quanto tali, non possono essere fondati.

1 Comments:

Blogger mambro said...

Autocelebrazionism... cmq a breve postero un altro tema facente parte della mia raccolta tanto per darvi qualcosa da leggere in bagno (ricordiamo che Bedon, non sapendo cosa leggere ha letto la tesina di Salviato in bagno O_O )

6/6/06 19:32  

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