lunedì, maggio 30, 2005

Complimenti: potresti essere il prossimo satanista!

Oggi a scuola, durante l'ora di religione, vengono richiamati in classe anche gli alunni che "non si avvalgono dell'insegnamento della religone cattolica" per fare un interessssssssssantissimo sondaggio.

Questo questionario, i cui obbiettivi dovrebbero essere citati QUI, conteneva al suo interno intelligentissime domande, quali:

"Ascolti i Black Sabbath? Sai che contengono messaggi satanici?"
"Hai mai letto la rivista Metal Hammer? Sai che contiene messaggi satanici?"
"Hai mai giocato a Quake, Doom o Heretic? Sai che contengono messaggi satanici?"
"Hai mai frequentato siti che parlano del culto di satana?"
"Ti piacerebbe leggere un libro che riguarda il satanismo?"
"Pensi sia giusto combattere Satana come fa Dylan Dog?"
"Pensi che chi uccide nel nome di Satana sia impossessato dal Maligno?"

Seguite poi da domande idiote del tipo:
"Pensi sia giusto uccidere un uomo? Anche se è nel nome di Satana?"
"Pensi sia giusto sacrificiare animali a Satana?"

Dopo aver compilato il questionario sono andato dalla psicologa che ce l'aveva proposto per chiedere spiegazioni sulla sua utilità. Mi viene a dire che non vogliono sparare sentenze ma che vogliono solo raccogliere dati e che le domande sulla musica/videogiochi/riviste sono dettate dal fatto che se vedo uno vestito con maglie con teschi, con pircing e coltelli non è detto che sia un satanista ma tanto normale non è.. -_-

Cmq lo scopo dovrebbe essere, sondare il terreno per poi proporre o meno delle campagne informative sul satanismo. Per prima cosa i dati del sondaggio saranno sicuramente falsati in quando chi pensa veramente che, ad esempio, che uccidere in nome di satana sia giusto non andrebbe a scriverlo su un questionario per paura di essere perseguito.. Chi da certo tipo di risposte, secondo me, è unicamente per scherzare e per fare il deficente con gli amici. Ho provato anche a spiegarlo alla psicologa che però, a quanto pare, non ha ancora capito come funziona il cervello medio di un diciottene maschio italiano :-)
Seconda cosa, voglio proprio vedere come faranno questa campagna informativa.. Prevedo già preti esorcisti e vangelo ovunque, ma non so.. vedremo.

venerdì, maggio 20, 2005

Time out: un momento di riflessione sulla tv satellitare, internet e il digitale terrestre.

Si sta profilando un successo senza precendenti per l’editoria tecnica nazionale. Il volume “TIME OUT. Un momento di riflessione sulla Tv satellitare, internet e il digitale terrestre. Tecnologia, politica e contenuto” scritto da Mauro Milani e pubblicato come e-book gratuito distribuito con licenza Creative Commons, in un solo mese ha raggiunto le 8.000 copie scaricate. Una cifra che va ben al di là delle normali tirature dell’editoria tecnica cartacea.



TIME OUT è stato messo in linea, all’interno di http://www.thezion.net, una community di programmatori, il 12 aprile scorso. E’ stato segnalato da Punto Informatico, Economia&Management, Quinto Stato ed alcuni altri portali che hanno apprezzato il volume e l’iniziativa. Nell’arco di un solo mese TIME OUT è stato scaricato da 8.000 persone, delle quali il 68% è arrivato al volume dai portali che hanno pubblicato la notizia, mentre il 32% risulta provenire da e-mail private. Il vecchio “passa parola” in internet funziona straordinariamente bene.



Con TIME OUT, Mauro Milani, giornalista esperto e operatore della comunicazione nei new media, fa un preciso punto della situazione rispetto alla crescita in Italia dei nuovi canali di informazione e di intrattenimento, resi possibili dallo sviluppo delle nuove tecnologie: satellite, adsl, internet e digitale terrestre. I riscontri, eccellenti sul fronte della popolazione e delle famiglie, sono invece dimessi quando si parla dell’ingresso delle nuove tecnologie per la comunicazione nelle aziende. E’ la pigrizia dei manager italiani che porta alla mancata conoscenza ed utilizzo dei nuovi media. Molto interessanti sono le interviste contenute nel libro, a Silvio Scaglia, presidente di Fastweb, Walter Gatti, direttore editoriale di K-Communication e Paolo di Prima, direttore dell’ufficio stampa della direzione comunicazione delle Poste Italiane.

Fonte: Datamanager

Per scaricare il libro clikka qui

giovedì, maggio 19, 2005

Umberto Bossi

A vedere questo filmato mi è venuto da ridere ma ci sarebbe davvero da piangere.. Gustatevi il nostro ministro delle riforme della nostra REPUBBLICA ITALIANA ad un congresso nel 1997.
Filmato Bossi

mercoledì, maggio 18, 2005

Copyriot Cafè e libera circolazione delle idee

Oggi ho scoperto l'esistenza di una specie di circolo culturale a Padova chiamato Copyriot Cafè.Un gruppo di studenti universitari hanno preso un locale (in via Marzolo n°15) abbandonato dal comune e l'hanno trasformato in una specie di bar in cui parlare di politica, attualità, futuro, tecnologia, filosofia e chi più ne ha più ne metta ma sopratutto in cui poter navigare gratuitamente in internet e copiare liberamente cd e film. Hanno inoltre messo una potente antenna wireless per far si che tutto il quartiere possa liberamente navigare tramite loro senza pagare il canone telecom.

Il loro scopo, come dicono in questa intervista rilasciata a www.punto-informatico.it, è prommuovere la libera circolazione delle idee e favorire lo sviluppo del software libero. Ieri, nella giornata di mobilitazione contro i brevetti software si sono presentati all'ufficio di brevetti di Padova protestando e con l'intenzione di voler brevettare il pigreco :-)

Di brevetti software ho già parlato in uno scorso intervento qui sul blog ed ho già detto quanto questi possano diventare pericolosi per lo sviluppo tecnlogico in Europa. Ho scritto anche una email al blog di Beppe Grillo, sperando che sottolinei il problema anche lui al suo gran numero di seguitori. Speriamo che l'Italia non faccia la solita figura da idiota e si opponga a questa catastrofe annunciata. Ma d'altronde c'è poco da aspettari quando paesi come Germania, Inghilterra, Spagna,Francia etc etc passano i computer dell'intera amministrazione a linux mentre in Italia firmiamo accordi di favore con Microsoft..

lunedì, maggio 16, 2005

Spettacolo di Beppe Grillo

Oggi ho finito di vedere lo spettacolo che Beppe Grillo Ha fatto poco tempo fa a Milano e che è stato ripreso solo dalla televisione svizzera e ovviamente trasmesso solo in svizzera. Consiglio caldamente di vederlo basta cercare su emule "beppe grillo 2005" e scaricarlo. Come lo stesso Grillo dice nel suo spettacolo, alziamo dalla poltrona davanti alla televisione e sediamoci sulla poltrana davanti al computer e navighiamo, cerchiamoci le informazioni, non subiamole passivamente dalla tv!!
Grillo nel suo spettacolo parla di energia, di inquinamento, di industrie farmaceutiche e di come queste modificano le leggi sulle sanità a proprio profitto ad esempio abbassando la soglia per essere considerati "malati di diabete", dell'importanza di internet per ascoltare diverse fonti di informazione, anche internazionali, di skype e quindi un modo alternativo di telefonare in barba alle tariffe e ai canoni alti della telecom, di informazione, della potenza di quest'ultima e di come in italia questa viene altamente filtrata, del decreto Urbani. Insomma guardatevelo perchè in poco + di 2 ore la vostra conoscenza su tematiche altamente attuali crescerà vertiginosamente e sopratutto vi darà un ulteriore spunto per cercare di capire che problemi ci sono in Italia e nel Mondo.

Alla prossima

sabato, maggio 14, 2005

Attenti al maligno!!

Guardate che volantini sono stati distribuiti ieri a Verona

Spero caldamente che sia una burla di qualcuno.. sarebbe ridicolo se fosse vero..

Brevetti software

Di qui a poco il parlamento europeo potrebbe confermare la proposta di legge europea sui brevetti software. Questa legge, già presente in america, permetterebbe di brevettare le singole idee che sono utilizzate in un programma.

Invito a leggere la lettera che Richard Stallman (presidente della Free Software Foundation) ha scritto al governo italiano spiegando i rischi che si correrebbero se si approvasse una legge simile (che in america è già attiva da tempo). è un testo molto semplice in grado di essere capito anche da chi di informatica non sa nulla, quindi consiglio di farci un pensierino.

Ecco il testo integrale:
Cari membri del Parlamento italiano,

Gli sviluppatori e gli utilizzatori di software in Europa si troveranno di fronte ad un grande pericolo se l'UE permetterà di brevettare le tecniche di software: il pericolo di essere incriminati per le idee contenute nei software che essi sviluppano e usano.

A differenza del copyright, che protegge la descrizione dell'intero programma ma non le singole idee che lo compongono, la brevettabilità del software consentirebbe un monopolio sull'uso di tecniche generiche. Un programma complesso è la combinazione di migliaia di queste tecniche. Se un paese permette la brevettabilità di ognuna di queste tecniche, un programma complesso può infrangere centinaia di brevetti in un colpo solo. ( secondo uno studio svolto lo scorso anno il Kernel di Linux, la parte centrale del programma linux, usato per il sistema operativo GNU, infrangerebbe 283 brevetti USA)

Come sono queste tecniche? Consideriamo la "progress bar", la barra progressiva che gradualmente passa dallo 0% al 100% mostrando sullo schermo la realizzazione di una operazione, come l'apertura di una pagina web o lo scaricamento di un documento. Questa tecnica è una piccola parte contenuta in migliaia di programmi software che svolgono differenti funzioni. Persino questa tecnica è stata brevettata all'Ufficio Europeo dei Brevetti, insieme ad altre 50.000, a dispetto dello stesso trattato costitutivo dell'Ufficio Europeo dei Brevetti. Se la Direttiva del Unione Europea desse un valore legale a questi brevetti, gli sviluppatori e gli utilizzatori di migliaia di programmi rischierebbero la minaccia di incriminazioni.

Un programma è come un romanzo: una raccolta di dettagli che insieme sviluppano molte idee. Immaginate cosa accadrebbe se ogni idea letteraria venisse brevettata, per esempio "una scena d'amore con una donna sul balcone" o "gli occhi blu di una persona che assomigliano al mare". Chiunque scrive un romanzo potrebbe violare diverse centinaia di brevetti; se uno scrittore scrivesse con la preoccupazione di essere incriminato difficilmente scriverebbe un buon romanzo. Non è questo il modo di promuovere la scrittura né dei romanzi, e neanche dei programmi software.

Le pressioni per la brevettabilità del software provengono principalmente dalle multinazionali dell'informatica. Esse vogliono la brevettabilità del software perché ognuna ne detiene migliaia negli USA e li vuole importare in Europa. Se l'Europa permetterà la brevettabilità del software le multinazionali (molte non europee) avranno uno strumento di controllo sull'uso del software in Europa.

Molti legislatori non hanno mai avuto a che fare con lo sviluppo di software, così possono credere ai miti relativi all'efficacia dei brevetti sul software. Per esempio il mito sulla protezione brevettuale dell'intero disegno di un prodotto, se si dice che un programmatore può ottenere un brevetto per "proteggere il suo programma" questo potrebbe avvalorare questo mito.

Poi c'è il mito che vuole che i brevetti possano "proteggere" i "piccoli inventori" dalla competizione delle multinazionali. Se questo fosse vero le multinazionali non sarebbero favorevoli alla brevettabilità del software. Ogni multinazionale usa le sue migliaia di brevetti per mettere ognuno nelle condizioni dello scambio le licenze. Così facendo il programma innovativo di un piccolo inventore combinerebbe le sue poche nuove idee brevettate con le centinaia (o migliaia) di idee ben conosciute, alcune brevettate da IBM, alcune brevettate da Microsoft, ecc. Poi loro si comporteranno con lui come se la questione dei brevetti non ci fosse. C'è quindi il mito del vantaggio che le compagnie americane avrebbero proprio perché gli USA riconoscono la brevettabilità del software mentre l'Europa no. Se questo fosse vero, le compagnie statunitensi ed il governo degli Stati Uniti non presserebbero l'Europa per consentire la brevettabilità del software.

Al contrario l'Europa ora ha un vantaggio.

I brevetti degli Stati Uniti riguardano soltanto ciò che è fatto negli Stati Uniti, ma ognuno può avere un brevetto statunitense. Le compagnie europee possono avere brevetti statunitensi e attaccare gli sviluppatori americani. Ma attualmente gli Americani non possono avere brevetti software Europei e quindi attaccare gli Europei. Fino a che l'Europa rifiuterà di brevettare il software, l'Europa avrà questo vantaggio, Se l'Europa mantiene il suo vantaggio, con il rifiuto di brevettare software, finalmente il mio paese può trovare necessario competere cambiando la sua insensata politica. Per favore aiutate gli Stati Uniti a salvarsi dai brevetti sul software, salvando innanzitutto voi stessi.

I discorsi del papa

Volete cimentarvi nell'ardua impresa di scrivere i discorsi per la comunità cristiana?
Clicca qui

Molleindustria è un gruppo di game designer che scrive dei piccoli giochetti in flash con chiaro messaggio politico. Ultimamente ne hanno creato anche uno contro la legge sulla fecondazione assistita e quindi per il si al referendum del 12 giugno.

Articolo di Repubblica
Sito di Molleindustria

venerdì, maggio 13, 2005

8 per mille e chiesa valdese

Mi stavo informando sull'8 per mille quando mi sono imbattuto sulle linee guida della chiesa valdese:

La comunità cristiana è vista come incontro e comunione dei credenti più che come organizzazione strutturata gerarchicamente e ha una impostazione di vita che risponde ad una sensibilità di tipo democratico e non clericale.

A differenza delle chiese di tipo cattolico, i valdesi non raccolgono il principio della successione episcopale secondo cui la presenza di Cristo è garantita dalla successione dei vescovi; essi affermano che tra Cristo e la Chiesa (= comunità di credenti) non ci sono forme di autorità intermedia; il popolo dei credenti è chiamato a vivere la sua fede avendo la certezza che il Signore lo guida mediante il suo Spirito.
Di conseguenza la chiesa non ha da dare direttive specifiche concernenti le scelte politiche, l'etica sessuale


Interessante, tanto quanto il suo comportamento nei confronti dell'8 per mille

Nel 1993 le chiese valdesi e metodiste hanno deciso di avvalersi della legge e di accedere alla riscossione dell’8 per mille dell’IRPEF. Nel prendere questa decisione il sinodo ha fissato però due criteri guida. Ha stabilito anzitutto che la somma ottenuta non fosse utilizzata per fini di culto , non servisse cioè al mantenimento dei pastori e della attività della chiesa, ma unicamente per progetti di natura assistenziale, sociale o culturale e che una quota fosse riservata per progetti nel Terzo mondo in collaborazione con organismi religiosi o laici.
In secondo luogo ha stabilito che venissero accolti unicamente i contributi frutto di preferenze espresse dai contribuenti e no dalla ripartizione delle quote non espresse.
Presso OPM Informa troverete notizie aggiornate sui progetti finanziati ed altro.

Qui l'uso dell'8 per mille nel 2004 da parte della chiesa valdese


Che dire, una religione che fa quello per cui è nata: essere unicamente una religione e professare le proprie idee senza entrare in ambiti politici ed economici.

Ricordiamo che soltanto il 20% del denaro assegnato alla chiesa cattolica per l'8 per mille viene usato per scopi umanitari e caritatevoli e che la chiesa cattolica nel 2003 ha percepito oltre 1000 milioni di euro dall'8 per mille.

è nato

come da titolo